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Ghilardi Selezioni è il nuovo distributore di Sabatini Gin

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Sabatini Gin

Sabatini Gin è la nuova referenza che amplia il catalogo di spirit premium di Ghilardi Selezioni. Grazie all’accordo, già operativo, con l’azienda Teccognano, la società della famiglia Sabatini, la società bergamasca si è aggiudicata la distribuzione in esclusiva per l’Italia del London dry gin dal cuore toscano, lanciato sul mercato tre anni fa.

Prodotto di alta qualità frutto di una lavorazione interamente artigianale, Sabatini Gin è preparato con nove botoniche, rigorosamente di provenienza toscana, a partire dal ginepro, eccellenza riconosciuta nel mondo, per proseguire con coriandolo, iris, finocchio selvatico, lavanda, foglie di olivo, timo, verbena e salvia. La maggior parte di queste è costituita da piante spontanee raccolte nelle proprietà della famiglia a Teccognano, frazione collinare di Cortona, in provincia di Arezzo, mentre il ginepro viene raccolto in diverse zone della regione.

Alla grande ricerca composta sul piano aromatico si aggiunge poi la perizia nella distillazione, fatta con processo discontinuo tramite alambicco pot still, che avviene sotto la supervisione di Charles Maxwell, master distiller e proprietario della Thames Distillers di Londra, realtà rinomata nel mondo del gin e con oltre 300 anni di storia, alla quale è stata affidata la distillazione e l’imbottigliamento del prodotto.

Frutto della lavorazione è un gin (alc 41,3% in vol) che si presenta al naso con note fresche di erbe che rimandano agli aromi della campagna toscana. Al palato, appare pieno, con un gusto sofisticato, pieno e pulito dove le note dominanti di ginepro vanno a contrastare le sensazioni fresche e balsamiche apportate dal finocchietto selvatico e dalla lavanda, con una sensazione finale morbida e durevole.

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Benessere e bio: i nuovi trend della colazione

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colazione

Attenzione al benessere e predilezione per la naturalità, in particolare per i prodotti bio. Sono queste le principali tendenze che orientano sempre più le scelte degli italiani a colazione. A raccontarlo sono i dati dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che per la sua terza edizione ha realizzato un approfondimento dedicato al primo pasto della giornata, attraverso l’analisi delle informazioni presenti sulle etichette di 54.300 prodotti alimentari di largo destinati alla colazione incrociate con i dati delle vendite mass market relativi al 2017. Analisi preziosa anche per il gestore bar, in quanto mette in luce le tendenze emergenti fornendo utili indicazioni per aiutare a rinnovare o ampliare l’offerta con prodotti in linea con le nuove esigenze dei consumatori.

E i dati dicono mostrano una chiara predilezione per alimenti improntati al benessere e al salutismo, spingendo a un incremento della spesa di alimenti privi di componenti ritenute critiche (free from), o ricchi o arricchiti di sostanze benefiche (rich in), e di prodotti biologici, confermando così le tendenze di fondo nell’approccio alla spesa alimentare rilevate dall’Osservatorio Immagino nel precedente report.

Nella predilezione degli italiani, al primo posto troviamo i free from, categoria che ha totalizzato il 42,1% delle vendite nell’area della prima colazione, con una crescita del 3,8% riaspetto al 2016. Seguono, con una quota del 16,1% ognuno, i prodotti rich in, che hanno registrato un incremento delle vendite del 3%, e quelli che sottolineano la loro italianità, cresciuti dell’1%. Ma molto bene vanno anche i prodotti con bollini e certificazioni relativi a origine o sostenibilità, che totalizzano il 15,9% delle vendite e una crescita di 2 punti in percentuale, e quelli che in etichetta hanno richiami al mondo del lifestyle, questi ultimi addirittura con un incremento del 5% sul 2016 e ora attestati al 12,8% delle vendite. Chiudono la classifica, con una quota di mercato del 12,2%, ma anche in questo caso con un trend di crescita significativo, pari al 3,9%, gli alimenti destinati a persone con intolleranze alimentari, con in particolare le vendite degli alimenti “senza glutine” cresciute del 6,2%.

Andando un po’ più nello specifico dei prodotti, al primo posto troviamo quelli “senza olio di palma”, che hanno raggiunto una quota a valore del 27,1% sulle vendite, seguiti dai prodotti “con fibre” (7,4% di quota e +4,6% sull’anno precedente) e “integrali”, con una quota del 7,2% e un incremento del 4,3%. A far registrare i maggiori tassi di crescita rispetto al 2016 sono stati però gli alimenti con zucchero di canna (17,2%), “senza olio di palma” (13,1%), “senza zuccheri aggiunti” (+10,6%), con farina di riso (9,8%), quelli “con pochi grassi” (8,3%) e i biologici (8,3%).

Altro importante trend emergente, inoltre, che ancora una volta conferma l’attenzione all’aspetto salutistico dei prodotti, è il debutto anche nella prima colazione di alcuni superfood, in particolare di prodotti che contengono avena, semi di lino e semi di chia, ma anche quinoa, zenzero, farina di mais e cannella.

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Riserva del palio, il nuovo vermouth di Torino premium di casa Perlino

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Vermuth di Torino Riserva del Palio Perlino

Materie prime selezionate e un processo di produzione artigianale sono alla base del Vermouth di Torino Riserva del Palio di casa Perlino. Una nuova referenza premium (bottiglia da 75 cl) con la quale la casa di Asti, attiva fin dal 1905 nella produzione di vermouth e spumanti, ha voluto celebrare uno dei simboli della città, il Palio, la tradizionale festa che si conclude con la famosa corsa dei cavalli che si corre dal XIII secolo.

Vermuth di Torino Riserva del Palio PerlinoDal carattere deciso e complesso, il nuovo prodotto è frutto di una lavorazione, secondo una segreta ricetta, che prevede l’uso di un’accurata selezione di pregiati vini, principalmente di uva moscato, e di più di venti tra erbe, spezie e radici macerate individualmente per più di un mese nell’alcol, tra le quali l’artemisia, le scorze di arancio amaro, la cannella, la vaniglia bourbon, la genziana e lo zafferano.

Risultato di questo processo, è un vermouth di colore ambrato, con un contenuto di alcol pari al 16,5% in volume, che si caratterizza per il bouquet intenso e aromatico, nel quale spiccano le note di vaniglia, arancia amara, bergamotto camomilla e genziana. Al palato è morbido e avvolgente e svela un piacevole equilibrio tra dolce e amaro per terminare con un finale agrumato. Ottimo aperitivo, da servire liscio a una temperatura compresa tra 6 e 8 °C, magari con ghiaccio e guarnito con una fetta di arancia, si presta benissimo anche per la miscelazione, sia per la preparazione di classici cocktail sia per nuove creazioni.

Vermouth Casa MartellettiIl Vermouth di Torino Riserva del Palio si aggiunge alle altre novità lanciate dall’azienda quest’anno, nei primi mesi del quale avevano fatto il loro esordio sul mercato altre due referenze premium, il Vermouth di Torino Classico Casa Martelletti e il Vermouth di Torino Dry Casa Martelletti, distribuiti dall’azienda consociata Celebrity. Il primo è un vermouth ambrato (alc 18% in vol), caratterizzato da un intenso profumo di erbe con note di vaniglia, arancio amaro, genziana, china e rabarbaro e dal sapore dolce e pieno con un piacevole retrogusto di artemisia. Il secondo è un Dry (alc. 18% in vol) piacevolmente secco, armonioso e delicato, di colore chiaro, con leggeri riflessi giallo-verdognoli, e dal profumo aromatico e fresco dal quale emergono sentori di ginepro. Prodotti che a pochi mesi dal loro lancio si sono aggiudicati due prestigiosi riconoscimenti internazionali, ovvero, rispettivamente, la medaglia d’oro e quella d’argento alla San Francisco World Spirits Competition 2018.

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Nuovo look per i tè e infusi con filtro in carta Whittington

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tè Whittington

Restyling grafico in vista dell’autunno per Whittington, il marchio di tè di proprietà del gruppo Lavazza. Il rinnovo del look ha interessato la gamma di tè e infusi con filtro in carta, che comprende 40 selezionate miscele che coprono tutte le principali serie aromatiche, dai tè neri a quelli verdi, dai rooibos agli infusi con erbe e frutta, e ha riguardato sia il packaging sia i materiali di servizio e di comunicazione.

Miscele, incartate singolarmente e protette da un involucro dorato che ne conserva la freschezza dei profumi, che ora si presentano con una grafica semplificata, che valorizza la centralità delle materie prime, rendendo, al tempo stesso, più visibile il marchio e dando centralità al nome e al numero della referenza stessa, in modo da renderla più riconoscibile e memorizzabile per offrire un miglior servizio al cliente.

Le pregiate foglie di tè, motivo ricorrente del restyling, caratterizzano anche i nuovi menu, dove fanno da cornici all’interno delle pagine. Questi a loro volta vengono forniti in due versioni: quella completa, con tutte e 40 le referenze, e quella che contiene una selezione di 12 gusti, entrambi realizzati con una grafica studiata per dare risalto alle categorie di prodotto e arricchite da scatti fotografici e da brevi testi che forniscono nozioni e curiosità sul mondo dei tè e degli infusi. Rinnovato anche il quadro da parete, dove campeggia l’immagine di una tazza da tè inquadrata dall’alto, che a sua volta poggia su foglie di tè e infusi, con una cornice di foglie stilizzate a racchiudere il marchio Whittington.

Infusiera Blue WhittingtonIspirato alle foglie del tè è anche il decoro delle porcellane premium di servizio: le Infusiere, ovvero le tazze con il coperchio e piattino (nella foto qui a sinistra), e le Irish Tea Cup (nella foto in apertura), il set composto da piattino, tazza e teiera. Porcellane ora proposte anche nel colore blu, che va ad aggiungersi alle varietà cromatiche già disponibili: arancione, rosso e verde. Grazie al lavoro di semplificazione i piattini ora sono trasversali e quindi abbinabili a tutti i colori delle tazze, così come le teiere.

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Moser Speck Alto Adige Igp, il tocco gourmet per le più diverse preparazioni

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Moser Speck Alto Adige Igp

Un gusto delicato e un’affumicatura leggera sono le peculiarità dello speck prodotto da Moser, tra principali produttori dell’originale specialità dell’Alto Adige, attiva nel settore fin dal 1974. Tra le varie linee di prodotto dell’azienda con sede a Naturno (Bolzano), spicca la Moser Speck Alto Adige a marchio Igp che, oltre che per l’inconfondibile gusto, si fa apprezzare anche per la grande versatilità, doti che ne fanno un prodotto particolarmente indicato per il mondo bar.

Caratterizzato, come tutta la produzione Moser, da una delicata affumicatura e leggermente speziato, il prodotto costituisce un ingrediente pregiato per dare vita a una grande varietà di proposte, dagli stuzzichini per l’aperitivo ai taglieri di salumi e formaggi, dai panini gourmet ai primi piatti. Ma anche per la creazione di raffinate insalate, ad esempio insieme a fichi, formaggio a pasta dura a scaglie, da guarnire con un filo di gassa di aceto balsamico, o di sfiziose creazioni, come un carpaccio di cavolo rapa (pelato e tagliato in fette sottili), completato con fette di speck, Parmigiano Reggiano grattugiato e condito con olio, pepe, sale e un filo di aceto balsamico.

Versatilità favorita anche dalla disponibilità del prodotto in diversi formati, come il pezzo da ½ (2,3 kg circa), da ¼ (1,1 kg circa), in stick (vaschette da 250 g), a sfilacci (vaschette da 250 g), a cubetti (vaschette da 400 g), o affettato (300 g).

Il tutto, ovviamente, all’insegna della massima qualità. Certificato Igp, il Moser Speck Alto Adige, è fatto solo con prosciutto di suino magro, accuratamente selezionato e testato individualmente. La carne viene salata con sale marino puro e arricchita da una speciale miscela di spezie, sulla base di ricetta segreta della famiglia proprietaria dell’azienda. Lo speck viene poi affumicato con fumo generato da legno di faggio privo di resina, un processo decisivo per conferire al prodotto il suo particolare colore e il suo sapore unico. Infine, la stagionatura, che avviene per settimane in ambienti sotto stretto controllo dell’umidità dell’aria e della temperatura.

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D&C distribuisce Ot 2013 il vino premium di Oliviero Toscani

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vino Ot 2013

È un vino di alta gamma la novità distribuita in esclusiva da D&C. Si tratta di Ot 2013, prodotto dall’azienda agricola Ot, di proprietà del grande fotografo Oliviero Toscani, che sorge fra le colline di Casale Marittimo, in provincia di Pisa.

Prodotto di punta dell’azienda, Ot 2013, il numero si riferisce all’anno di produzione, è ottenuto da un sapiente mix di pregiate uve, Syrah, Cabernet franc e Petit verdot, coltivate, insieme ad altri vitigni internazionali, tra i quali il Teroldego, nei 12 ettari vitati del Podere Campigallo, su suoli, a 350 metri di altezza sul livello del mare, ricchi di ferro e in un microclima particolarmente ventilato che ne garantiscono l’elevata qualità. Aquesto si aggiunge un processo di vinificazione artigianale, curato nei minimi dettagli, e che si conclude con un periodo di invecchiamento di 14 mesi in botti di rovere francese di secondo e terzo passaggio, seguito da 36 mesi in bottiglia prima del rilascio.

A occuparsi dell’attività vitivinicola, ultima in ordine di tempo tra quelle dell’azienda agricola, avviata nel 1970 e dedicata all’allevamento di cavalli, di angus, di cinta senese e alla produzione di olio d’oliva extravergine, è Rocco Toscano, figlio dell’artista, coadiuvato da un’équipe di prim’ordine, costituita dagli enologi Attilio Pagli e Valentino Ciarla e dall’agronomo Stefano Bartolomei.

Il frutto di questo lavoro è un vino di colore intenso, dal complesso bouquet aromatico dal quale emergono sentori di mirtillo e more e ricordi di cioccolato e menta e chiodi di garofano. Ben strutturato (alc. 14% in vol), Ot 2013 ha una fine trama tannica e risulta di buon corpo e buona persistenza, con un retrogusto che rimanda a note di caffè, cannella, pepe nero e cacao.

Da servire a una temperatura ottimale compresa tra i 16 e i 18 °C, è prodotto in lotti limitati ed è fornito in bottiglie da 75 cl, ma su prenotazione e per occasioni speciali anche in bottiglie da 150 o da 300 cl

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Allarga i confini del tuo locale con Menu

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Menu gestionale di Passepartout

L’informatizzazione del locale e il passaggio a una gestione integrata delle sue varie attività diventano sempre più imprescindibili per semplificare e ottimizzare il lavoro. Per arrivare a tali risultati occorre però affidarsi a soluzioni evolute che permettano di sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali e, inoltre, di farlo utilizzando tutti i dispositivi che oggi si hanno a disposizione, dal più tradizionale Pc o laptop ai dispositivi mobili come gli onnipresenti smartphone e tablet.  Occorrono, insomma, strumenti che integrino alle funzioni tradizionali un’offerta di nuovi servizi per migliorare e far crescere il business dell’attività, ma al tempo stesso che siano facili e veloci da utilizzare, sia da parte del personale sia dei clienti.

Ed è proprio in quest’ottica che Passepartout ha progettato il suo software gestionale per il mondo dei locali Menu, uno strumento completo per coordinare e analizzare il lavoro delle realtà che operano in questo comparto. Oltre alle funzioni tradizionali, dalla gestione intelligente del punto cassa a quella del servizio, dal controllo del magazzino alla fidelizzazione del cliente fino al controllo e all’analisi dell’andamento dell’attività, Menu rende il locale sempre connesso e raggiungibile dai propri clienti, attraverso una serie di app e strumenti che permettono di tenere costantemente in contatto il locale con il pubblico dei consumatori.

Un esempio è l’app MySelf, disponibile per Android e Apple, che permette al cliente di avere accesso, direttamente dal proprio smartphone, al menù elettronico, di effettuare in autonomia l’ordine, di chiamare il cameriere e, tramite il mobile payment integrato per transazioni one-click, di pagare il conto direttamente al tavolo. L’app può essere utilizzata sempre dal cliente per effettuare ordini per asporto e consegna a domicilio, effettuando anche il pagamento anticipato, ma è anche un potente strumento di comunicazione dove il gestore può pubblicare informazioni su news ed eventi che riguardano il locale.

Ma Menu offre anche di più. Grazie all’interfacciamento nativo con Passweb, il cms (il software per realizzare i siti web) di Passepartout, il locale può disporre di un sito più evoluto per offrire servizi più avanzati. Ad esempio, un pratico sistema di prenotazione online attraverso il quale il cliente può riservare un tavolo selezionandolo da una piantina interattiva che riporta la situazione sempre aggiornata dell’occupazione della sala, così come la vendita online di prodotti dal sito web, possibilità molto interessante per quelle realtà che hanno produzioni proprie. Soluzioni che arricchiscono la già ricca gamma di funzionalità di Menu, un software gestionale studiato e realizzato per soddisfare al meglio le esigenze del mondo dei locali.

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Il super premium Generous Gin Organic nel catalogo di OnestiGroup

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Generous Gin Organic

La ricerca di prodotti 100% naturali comincia a farsi largo anche nel mondo degli spirit. In questo rend si colloca Generous Gin Organic, la new entry del catalogo di OnestiGroup, versione bio del Generous Gin Original, già presente tra i prodotti distribuiti in esclusiva in Italia dall’azienda di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza).

Prodotto dalla distilleria Creative Spirits – Odevie, situata a nella del Cognac, il nuovo prodotto è un gin super premium morbido, fresco e aromatico, realizzato secondo le migliori consuetudini della tradizione francese, utilizzando quindi esclusivamente grandi ingredienti naturali, in questo caso tutti di origine biologica (certificata da Ecocert France), combinati alla grande precisione della distillazione in piccoli alambicchi. Tra le botaniche che compongono la sua ricetta segreta troviamo, insieme alla bacche di ginepro, agrumi, mandarino, coriandolo, pepe rosso e combava, un agrume originario dell’Asia, quasi sconosciuto nel nostro paese, ma utilizzato in Francia per le preparazioni di pesce e nella pasticceria.

Sotto il profilo organolettico, il nuovo gin si caratterizza per la texture leggera, brillante, fresca, dolce e sottile. Elegante e ben equilibrato, si presenta al naso con un leggero sentore di ginepro ammorbidito da note di limone e da note fresche tipiche delle foglie di combava, completato dalle note di coriandolo. Al palato è, invece, inizialmente speziato, subito seguito però dal tipico gusto agrumato della combava, con la costante presenza del ginepro.

Fornito in elegante bottiglia da 70 cl in opalina bianca, questo gin bio (alc 44% in vol) è perfetto per essere servito liscio oppure on the rocks o come ingrediente per la creazione di cocktail originali o rivisitazioni di classici, come alcuni signature proposti dai bartender dell’azienda, quale il Generous & Tonic, fatto con Generous Gin Organic, tpnica, foglie di basilico, sale rosa himalaiano e pepe nero, o un French Negroni, con Suze, Lillet Blanc, liquore al maraschino, guarnito con buccia di pompelmo.

Generous & Tonic

Ingredienti:

4 cl Generous Gin Organic, 10 cl di tonica, 3 foglie di basilico fresco, 2 granelli di sale rosa himalaiano, pepe nero

French Negroni

Ingredienti:

3 cl Generous Gin Organic, 3 cl Suze, 3 cl Lillet Blanc, 1 barspoon di liquore al maraschino, buccia di pomelmo

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Sinuosa 75, un nuovo elegante vestito per acqua Norda

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Norda La Sinuosa

Sinuosa 75 è il nome della nuova elegante bottiglia in vetro di acqua Norda. E davvero il nome descrive alla perfezione il nuovo pack scelto dal gruppo Acque Minerali d’Italia (Ami) per il suo brand di punta per il canale horeca. Realizzata in vetro, la nuova bottiglia da 75 cl si caratterizza infatti per la sua linea morbida e accattivante a forma ad anfora, ma allo stesso tempo slanciata, anche grazie al collo leggermente allungato, e dalle spalle arrotondate.

Una forma che richiama una scultura, dedicata ai locali che vogliono distinguersi e caratterizzarsi per un’immagine di qualità, frutto di un concorso di idee del Master in packaging design dell’Istituto europeo del design di Milano (Ied), una delle realtà formative più apprezzate a livello internazionale per il design dallo stile italiano.

Non meno curata la parte grafica, con i due luoghi Norda in rilievo sulle spalle della bottiglia, e le due etichette metallizzate, realizzate appositamente: su fondo oro per la versione Mossa (Frizzante) e argento per la versione Ferma (Naturale), riportano una montagna stilizzata, in laminato, a sottolineare l’origine dell’acqua minerale naturale “microbiologicamente pura”, proveniente dalla sorgente Acquachiara, alle pendici del Monte Baffelàn, 1.793 metri di altezza, in una zona idrotermale protetta all’interno delle Piccole Dolomiti (tra le provincie di Vicenza e Trento). In evidenza anche il marchio Norda e i tappi, in oro e argento, in cromia con le etichette.

Ma non è solo sull’estetica che si è concentrato il lavoro dei designer. Il pack è infatti dotato nella parte inferiore, quella a maggior contatto e sfregamento durante le fasi di imbottigliamento e produzione, di un anello salva usura di 5 mm con una superficie con effetto ghiaccio, che riduce lo stress strutturale ed eventuali abrasioni che si potrebbero creare con il riutilizzo, preservandone l’integrità più a lungo.

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Appuntamento a Milano con The Gin Day e i seminari sull’alta miscelazione

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Gin Day

Un’immersione nel mondo del gin per approfondirne la conoscenza e promuoverne lo sviluppo. È The Gin Day, l’evento internazionale dedicato al gin e al genever la cui settima edizione si appresta ad andare in scena a Milano, il prossimo 9 e 10 settembre presso il centro espositivo MegaWatt Court (via Giacomo Watt, 15).

Una due giorni, organizzata da bartender.it, ricca di appuntamenti per bartender, professionisti horeca e del comparto beverage, con tasting desk e sale di degustazione per proare e scoprire una grande varietà di gin disponibili sul mercato internazionale, che vede la partecipazione di oltre 80 espositori, circa 300 brand e più di 500 diverse etichette. A questi si aggiungono i bar tematici sul Martini Cocktail e sul Gin&Tonic, in linea con il focus di questa edizione Basato sul confronto-disputa fra i due super classici a base gin.

Ma anche un’importante occasione di confronto per gli addetti ai lavori, grazie al programma di seminari e di incontri tenuti da grandi professionisti ed esperti del mondo del bartending e degli spirit che affronteranno i più diversi temi legati alla cultura del distillato, dalla produzione alla vendita, dalla conoscenza approfondita delle materie prime all’utilizzo nei cocktail bar.

Incontri suddivisi fra i seminari tematici del Main Stage e i tavoli di The gin school, ai quali si partecipa su prenotazione (alcuni sono a pagamento). Ad aprire gli appuntamenti sarà domenica 9 la lezione sul passato il presente e il futuro della miscelazione a base gin di Leonardo Leuci (The gin school, ore 15, e lunedi 10 al Mai Stage ore 12), seguito da Tom Coates, brand director Portobello Road Gin (Main Stage, ore 15.30), da Antonio Parlapiano (Utilizzo del gin nella miscelazione del pre proibizionismo, Main Stage ore 16,30 e lunedì 10 The gin school ore 13.15), da Luca Cinalli e Gabriele Manfredi (The gin school, ore 17 e lunedì 10 al Main Stage, 14.55), da Fulvio Piccinino (Main stage, ore 17.30 e lunedì 10 al The gin School, ore 12) e da Bruno Vanzan e Roberto Pellegrini, che confronteranno  sul tema Martini Cocktail vs Gin&Tonic (Main Stage, ore 18.30).

Si continua lunedì 10 con Javier de las Muelas con il suo seminario sull’eccellenza del servizio (Main Stage ore 14), con Kakano Koji sul volto nipponico del gin (The Gin School, ore 14.45), con Laura Marnich, bar manager  dello Zuma di Dubai (The Gin School, ore 16), con Ago Perrone e Giorgio Bargiani del Connaught Hotel Bar di Londra (Main Stage, ore 16.10), con i master distiller Sean Harrison e Desmon Payne (The gin school, ore 17.15), per concludere con la lezione di Peter Dorelli e Salvatore Calabrese (Main Stage, ore 17.25), e di Dario Comini (Main Stage, ore 18.40).

La juniper experience non si conclude però con la fine di The gin day. Anzi si prolunga a tutta Italia con la Gin cocktail week che, dal 10 al 16 settembre, vedrà i cocktail bar che hanno aderito alla manifestazione proporre una propria drink list con signature realizzati con i brand di gin e genever sponsor dell’evento.

Come si partecipa

The Gin Day si svolge presso il MegaWatt Court, in via Giacomo Watt, 15, domenica 9 (dalle 12 alle 20) e lunedì 10 settembre (dalle 11 alle 20). All’evento si accede con biglietto acquistabile on line o all’ingresso della manifestazione, al prezzo di 13 euro per una sola giornata o di 18 euro per entrambe. Sul sito dedicato è disponibile il programma completo dei seminari

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Ginarte si presenta a The Gin Day con Filippo Sisti

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Ginarte

Dopo la presentazione in anteprima al Just Cavalli di Milano, lo scorso aprile, nuova importante “uscita pubblica” per Ginarte, il nuovo dry gin premium tutto italiano. L’appuntamento è a The Gin Day, sempre a Milano il 9 e 10 settembre, dove il gin dedicato all’arte avrà un proprio stand, dove a presentarlo al pubblico di professionisti e di appassionati sarà un autentico artista della miscelazione, Filippo Sisti, bartender di fama internazionale e guru della cucina liquida.

Una collaborazione, quella con Sisti, che ha appena preso il via e che va a sottolineare ulteriormente il legame del gin che viene dalla Toscana, per l’esattezza da Greve in Chianti (Firenze), con ogni forma di espressione artistica. Legame che il prodotto porta fin dentro la sua stessa anima, ovvero nelle botaniche che gli danno vita.

Ginarte è infatti realizzato con 13 botaniche che, oltre al ginepro selvatico raccolto sull’Appennino Toscano, le cui bacche vengono infuse in alcol puro da frumento e successivamente distillate in alambicco discontinuo sotto vuoto per preservarne i profumi più delicati, comprendono fiori e radici dai quali i grandi pittori del Rinascimento traevano i pigmenti colorati che utilizzavano nei loro dipinti: nepitella (verde), zafferano, reseda dorata e cartamo (giallo), guado di Montefeltro (blu), scotano (marrone), che vengono infusi separatamente in alcol e, sempre separatamente, distillati in un piccolo alambicco discontinuo. Completano l’elenco angelica, lavanda, ibisco, fiori di sambuco, germogli di pino, pino mugo, aghi di abete, queste però infuse insieme e poi distillate.

Frutto di questa elaborata lavorazione è un gin (alc 44% in vol) pulito e complesso, morbido al palato e caratterizzato da raffinate note floreali, ottimo da servire solo, ma ingrediente eccellente per la miscelazione, che ha già fatto il suo debutto, e con grande successo anche su diverse piazze estere, quali Austria, Germania, Danimarca, Svizzera, Israele, Libano, Belgio, Tunisia, Spagna, Ucraina, Grecia, Cipro, e che a breve sbarcherà anche in Brasile e a Dubai.  Altra peculiarità del prodotto è la sua bottiglia, pensata come una tela. L’etichetta laterale sarà di anno in anno personalizzata da un artista diverso, progetto che coinvolgerà pittori, fotografi, street artist, tatuatori e designer. Per questa prima edizione del gin, il compito è stato affidato al pittore olandese Lou Thissen, che ha creato tre decorazioni diverse in onore del grande artista rinascimentale Jacopo da Pontormo.

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Omaggio al Negroni la sfida della Campari Barman Competition

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Campari Bartender Competition

Celebra i 100 anni del Negroni la Campari Barman Competition. Creare un’originale interpretazione del re degli aperitivi italiani, del quale il prossimo anno si festeggia il centenario, è il tema della sesta edizione del cocktail contest di Campari, del quale si sono appena aperte le iscrizioni.

C’è tempo fino al 13 novembre per prendere parte alla sfida, iscrivendosi sul sito www.camparibarmancompetition.it (dove si può scaricare anche il regolamento completo) e compilando il modulo completo di dati personali e di ricetta che reinterpreti il grande classico. Ricetta che deve contenere tra gli ingredienti almeno 3 cl di Campari ed essere accompagnata da una breve descrizione, bastano anche poche parole, delle suggestioni che l’hanno ispirata.

Tutte le ricette saranno sottoposte a una preselezione per verificarne la conformità e decretare chi prenderà parte allo step successivo, la fase di selezione. Questa si articola in 14 tappe dal 26 novembre al 5 dicembre, suddivise tra 5 città, Milano, Imola, Roma, Bari e Catania (tra le quali il partecipante deve scegliere al momento dell’iscrizione), per ognuna delle quali saranno in gara 30 ricette che hanno superato la preselezione. I concorrenti avranno 8 minuti di tempo per preparare, in tre esemplari uguali, da presentare alla giuria la loro creazione, più 2 minuti per la preparazione della postazione e ulteriori 10 minuti per realizzare la decorazione.

I 9 concorrenti che avranno ottenuto il punteggio più alto (stilato tenendo conto di gusto del drink, corretta esecuzione e creatività e capacità comunicativa del bartender) accederanno alla semifinale, in programma a Firenze, la città del Negroni, il prossimo gennaio. Simile a quelle dello step precedente le regole di gara. I semifinalisti dovranno quindi realizzare 3 esemplari della loro ricetta, ma in più anche superare un test teorico/degustativo sul mondo Campari, test che dovranno completare in 5 minuti di tempo.

La somma dei punteggi delle due prove decreterà i 3 barman che si affronteranno nello scontro finale, sempre a Firenze, il giorno successivo la semifinale. Qui, per aggiudicarsi il titolo di Campari barman of the year, i concorrenti dovranno mostrare tutta la loro abilità cimentandosi anche in una prova di miscelazione a sorpresa. In pratica, dovranno realizzare un Negroni classico e un originale drink, in due esemplari uguali, da creare su un tema svelato loro il giorno stesso della gara. In questo sforzo saranno assistiti da un tutor che li supporterà nella creazione della ricetta. Il tempo a disposizione sarà di 6 minuti per la preparazione dei drink, più uno per il set up della postazione e 10 minuti per la realizzazione della guarnizione.

Il primo classificato vincerà un master di specializzazione Campari experience presso la Campari Academy, oltre a partecipare al Guest Bartending Programme, un tour itinerante nei locali e ad eventi in Italia e all’estero, e a sessioni di training per educational Campari. L’iscrizione al percorso formativo Bar Master è invece, il premio per il secondo classificato, mentre al terzo andrà un kit bartender personalizzato.

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Mavi Drink distribuisce Crespo, il gin premium dell’Equador

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Crespo London dry gin

Continua ad arricchirsi di specialità la linea Five Senses di Mavi Drink. L’ultima entrata in catalogo si chiama Crespo, un London dry gin premium che viene dall’Equador, e che l’azienda campana distribuisce in esclusiva in Italia.

Realizzato artigianalmente, iI nuovo prodotto si può definire un gin d’autore. La sua ricetta è stata messa a punto da Gustavo Crespo, il fondatore del brand, un inquieto imprenditore e ingegnere ultrasettantenne, che ha maturato la sua passione per la distillazione fin dall’età di 19 anni, quando lavorava nella distilleria del nonno situata nel villaggio di Uzhupud, nelle Ande ecuadoriane. E agli anni della giovinezza risalgono le prime bozze della formula di questo gin, che però ha visto la luce solo molto tempo dopo, circa 50 anni.

La ricetta di Crespo prevede l’utilizzo di undici botaniche, tutte raccolte a mano, provenienti da otto paesi di quattro continenti: le bacche di ginepro della Bulgaria, la liquirizia uzbeka, la cassia indonesiana, l’aneto e la cannella indiani, l’orris marocchino, il cardamomo guatemalteco, il coriandolo egiziano, l’angelica, l’arancia e il limone raccolti negli Stati Uniti. Ingredienti che vengono fatti macerare in alcol in alcool extra neutro ottenuto da canna da zucchero e distillato cinque volte in origine. Chiude il processo una tripla distillazione discontinua, effettuata con acqua purissima delle Ande, prelevata nell’area protetta di El Cajas, nel sud del paese.

Il prodotto finale è un gin (alc 45% in vol) di grande purezza, caratterizzato da una texture densa e cremosa e da note agrumate e floreali, alle quali si aggiungono i sentori freschi dell’aneto. Qualità riconosciute e apprezzate anche dalla critica di settore, come mostra la prestigiosa Double Gold Medal conquistata alla San Francisco World Spirits Competition nel 2016.

Disponibile in bottiglie da 70 cl, etichettate e numerate a mano, così come manualmente viene fatta l’imbottigliatura e la sigillatura, ha una forte personalità che lo rende perfetto per essere servito liscio o come ingrediente da miscelazione, a partire ovviamente da un classico Gin&Tonic.

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Svelati i 10 finalisti di Scatena l’Aperitivo con Rustica

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San Carlo

Sono stati resi noti i nomi dei 10 finalisti che prenderanno parte alla finalissima di Scatena l’Aperitivo con Rustica la Sfida, il concorso promosso da San Carlo che sfida barman e chef a creare una ricetta di aperitivo in stile italiano, composta da un originale stuzzichino a base la Rustica abbinato a un cocktail.

Evento nell’evento, la finale andrà in scena il prossimo 25 settembre nell’Arena Vittoriana del Palacongressi di Rimini (inizio ore 10.30), nell’ambito di Baritalia Hub (24 e 25 settembre), la grande kermesse dedicata al mondo bar organizzata da Bargiornale.

A sfidarsi nel gran finale del contest saranno: Alessio Apreda del Bar De Simeone di Massa Lubrense (Na), con la ricetta Aperitivando in Costiera, Paolo Antonio Ganci dell’Hotel Tirreno di Spotorno (Sv), con Rustica con cheviche di tonno aromatizzata alla tequila e guacamole, Gianni Mattera del Seasons restaurant & lounge bar di Napoli, con Seasons chips, Riccardo Di Dio Masa, dell’Hotel Palazzo Montemartini roof di Roma con Americanruba, Matteo Giovanoli del Momento di Milano con Da oriente ad occidente, Ivan Geraci del Il buco di Montemaggiore Belsito (Pa) con L’aperitivo Divino, Sandra Sanna del Ristorante Rose Salò di Salò (Bs) con Aperitivo Sweet Armony, Maurizio Paoloni del Tiny Bar di San Benedetto del Tronto (Ap) con Dark, Massimo Fagotti del Babouche di Milano con Calavera Bianca e Fernando Schiavo del Bar Al San Domingo di Ravello (Sa) con Rustica Amalfitana.

Nella gara, che sarà presentata dal bartender campione del mondo Bruno Vanzan e dallo chef Roberto Valbuzzi (nella foto in apertura), i concorrenti avranno 20 minuti (15 minuti se la preparazione della ricetta Rustica e del cocktail verrà fatta da due persone diverse) per presentare la loro creazione alla giuria che decreterà l’autore del miglior aperitivo. Il vincitore si aggiudicherà un buono acquisto Edenred per un valore di 5000 euro.

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Rinaldi distribuisce il gin limited edition Fifty Pounds Cask at the Back

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gin Fifty Pounds Cask at the Back

Un gin con un invecchiamento di 7 anni e prodotto in edizione limitata. È il biglietto da visita Fifty Pounds Cask at the Back, la versione invecchiata del Fifty Pounds Gin e nuova esclusiva del catalogo di Fratelli Rinaldi, che la importa e distribuisce in Italia. Un distillato davvero raro, considerando che sono disponibili solo 500 bottiglie (70 cl) in tutto il mondo.

Prodotto in piccolo lotti, il Fifty Pounds è ottenuto partendo da una base neutra, costituita da un’acquavite di cereali distillata 4 volte, nella quale vengono immerse, per un periodo di due giorni, le botaniche, tra le quali troviamo, oltre alle bacche di ginepro, bucce di arance amare di Siviglia, fiori, bacche, liquirizia Italiana, angelica, cardamomo dal Medio Oriente, bucce di limoni di Valencia e grani del Paradiso dell’Africa. Il tutto viene distillato una quinta volta in un vecchio alambicco “John Doore” e il prodotto lasciato riposare per almeno tre settimane prima dell’imbottigliamento, in modo che gli ingredienti si amalgamino al meglio.

Per il suo invecchiamento la piccola distilleria che lo produce, la Thames Distillers, situata a sud-est di Londra, ha recuperato una vecchia prassi del XIX secolo. Cask at the Back è infatti il nome che all’epoca veniva dato alle botti, generalmente di rovere, conservate nel retro dei magazzini, dove erano stoccate in attesa di essere trasportate ai luoghi di destinazione. Il gin contenuto in tali botti, proprio perché più difficili da raggiungere rispetto a quelle situate nella parte anteriore, restava in deposito più a lungo, acquisendo così un colore più scuro e un carattere diverso dal consueto distillato, in particolare se era contenuto in barili in precedenza usati per lo sherry.

Processo ripreso oggi per il Fifty Pounds Cask at the Back (alc 43,5% in vol), utilizzando però botti di quercia americana usate per fare maturare lo sherry Pedro Ximenex. Processo che contribuisce alla complessità di questo gin che presenta al naso i classici aromi di ginepro e agrumi con sentori di legno e rovere tostato, accompagnati da note floreali e delicati sentori di uvetta, prugne e nocciole, e che si caratterizza al palato per la dolcezza iniziale che lascia spazio alla morbidezza e per la una finitura lunga, arrotondata e liscia. Caratteristiche che si apprezzano al meglio se servito a temperatura ambiente in un calice a tulipano, magari accompagnandolo con un dolce alla vaniglia.

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Bartender in gara, ma sui pedali per La Classica Martini

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Martini

I bartender, si sa, dietro il bancone devono pedalare. Questa volta, però dovranno farlo nel senso letterale del termine. Almeno i 45 provenienti da tutto il mondo che prenderanno parte a La Classica, la corsa ciclistica organizzata da Martini. Una gara ben diversa da quelle alle quali sono soliti partecipare, che li vedrà il 16 e 17 settembre percorrere in bici 220 chilometri, partendo da Pavia per arrivare a Casa Martini a Pessione (Torino).

Ma anche una gara di solidarietà, in quanto la manifestazione servirà anche a sostenere la raccolta fondi, che l’azienda promuove da tempo, a favore di Wine to Water, un’organizzazione no-profit impegnata a realizzare progetti per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile alle persone in diverse zone del mondo.

Martini corsa ciclisticaNata sull’onda del successo della gara dello scorso anno, da Milano a Torino, La Classica fa parte del programma Martini Racing Ciclismo, lanciato per celebrare i 50 anni di Martini Racing. Un programma pensato per promuovere la vita sana e lo sport fra i bartender, attraverso la pratica del ciclismo, con tutta una serie di attività, dalle lezioni di spinning ai tour in bici in città, fino appunto alla corsa ciclistica. Il ciclismo, dunque, da praticare insieme per tenersi in salute e in forma, ma anche per creare comunità, legami e imparare a supportarsi. Del resto, Martini vanta un lungo legame con questo sport, legame che affonda le sue origini già nel 1914, con la sponsorizzazione della Grande Corsa Ciclistica Nazionale, proseguendo con la Gran Coppa Ciclistica nel 1924 e il Giro d’Itala dal 1936.

Per presentarsi in forma all’appuntamento, i barteder hanno seguito un programma di allenamenti su misura elaborato da Daniele Ratto, ciclista professionista da poco ritiratosi dalle corse, che sarà con loro anche durante la due giorni di pedalate che li attende. E in precedenza tutti i candidati hanno preso parte ad allenamenti e altre attività che hanno permesso di definire, sulla base della frequenza e dei risultati ottenuti nei test fisici, la rosa dei concorrenti che saranno in gara. Per quanto riguarda il team italiano, a spingere sui pedali ci saranno Mirko Turconi del Piano 35 di Torino, Matteo Di Ienno de Il Locale di Firenze, Nicola Piazza, Martini brand ambassador Italy e Stefano Nincevich, responsabile iniziative speciali di Bargiornale. Ma saranno della gara anche altri grandi nomi della miscelazione internazionale, tra i quali Rich Woods del Duck and Waffle & Sushi Samba di Londra, Max Venning del Three Sheets e Bar Three, sempre da Londra, Alberto Sinibaldi del Mama Group e Jacques Bezuidenhout del PlumpJack di San Francisco.

Per loro e per tutti gli altri l’appuntamento sarà a Milano il 15 settembre, dove riceveranno tutto l’equipaggiamento necessario con l’iconico marchio Martini Racing, per poi partire da Pavia il giorno successivo per percorrere 120 chilometri e completare gli ultimi 100 chilometri lunedì 16 in tempo per l’aperitivo a Casa Martini a Pessione.

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Bartitalia Hub: ecco il programma completo

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Baritalia Hub programma

Grandi ospiti e un ricchissimo programma di masterclass, seminari e contest a Bartitalia Hub, il grande evento per il mondo del bar organizzato da Bargiornale in programma al Palacongressi di Rimini il 24 e il 25 settembre. Dove si parlerà di miscelazione, caffè, food e di tecnologie per i locali

Vuoi partecipare? Clicca qui per ottenere il tuo biglietto omaggio 

Ecco il programma completo dell’evento

Lunedì 24 settembre 2018

Arena Antenati

Ore 10.15-11.00

Masterclass

Brasile a crudo. Gli ingredienti brasiliani nella miscelazione del Guilhotina Bar

a cura di Marcio Silva

by Bargiornale

 

Arena Tempi moderni

Ore 10.30-11.00

Masterclass

Tostare il caffè al bar

a cura di Angelo Napoli

by Ing. Napoli

 

Arena Antenati

Ore 11.00-13.30

Top Event

Baritalia Lab – La sfida

Omaggio a Donn Beach

in collaborazione con Diplomático, Cortese, Fabbri 1905, Lucano, Zafferano

By Bargiornale

 

Arena Tempi moderni

Ore 11.00-13.15

Top event

Coffee Relay: la sfida a squadre tra baristi

Parte I: espresso e latte art

By Bargiornale

 

Stargate Universe

Ore 11.00-11.30

Masterclass

Nonino, Italian Cocktail Spirit

a cura di Simone Caporale e Antonella Nonino

by Nonino

 

Arena Vittoriani

Ore 11.00-11.30

Baritalia bootcamp

“Unconventional tiki”-Tecniche miste per una miscelazione tiki moderna

a cura di Cinzia Ferro

by Fabbri 1905

 

Stargate Atlantis

Ore 11.30-12.00

Masterclass

Cocktail in abito da sera

a cura di Bruno Vanzan

by Fabbri 1905

 

Arena Vittoriani

Ore 11.30-12.00

Baritalia bootcamp

Come valorizzare lo stile del gin attraverso le tecniche di esecuzione

a cura di Samuele Ambrosi

by Campari Academy

 

Stargate Universe

Ore 12.00-12.30

Masterclass

Ma quanto mi costa il food pairing?

a cura di Filippo Sabatiello e Filippo Barracane

by Fiordiprimi Surgital

 

Arena Vittoriani

Ore 12.00-12.30

Baritalia bootcamp

Arie, spume e fat washing by Amaro Montenegro

a cura di Enrico Scarzella

by Montenegro

 

Stargate Atlantis

Ore 12.30-13.00

Masterclass

I quattro colori dell’igiene

a cura di Roberto Tosca

by Celtex

 

Arena Vittoriani

Ore 12.30-13.00

Baritalia bootcamp

Le preparazioni della tradizione – Nardini in Shake

a cura di Mauro Uva

by Nardini

 

Stargate Universe

Ore 13.00-14.00

Open bar: signature drink in omaggio

In collaborazione con le aziende partner di Baritalia Lab

 

Arena Vittoriani

Ore 13.00-13.30

Baritalia bootcamp

Build, stir and “brain” secondo Molinari

a cura di Salvatore Longo

by Molinari

 

Stargate Atlantis

Ore 13.30-14.00

Masterclass

Gin Experience

a cura di Samuele Ambrosi

by Campari Academy

 

Arena Vittoriani

Ore 13.30-14.00

Baritalia bootcamp

Estrazione istantanea a freddo N2O di erbe con la tecnica del sifone

a cura di Eleonora De Santis

by Mixing Heart Bonaventura Maschio

 

Arena Antenati

Ore 14.00-16.30

Top event

Baritalia Lab – La sfida

Omaggio a Jerry Thomas

in collaborazione con Cantine Pellegrino, Illva Saronno, Kimbo, Martini, Montenegro

 

Arena Vittoriani

Ore 14.00-14.30

Baritalia bootcamp

Tiki is not Tropical

a cura di Jonathan Di Vincenzo e Gianni Zottola

by Cortese

 

Stargate Universe

Ore 14.00-14.30

Masterclass

Allenarsi alla vittoria: Burger Battle 2019

a cura di Giuseppe Buschiccio e Antonio Peruzzi

by Baldi-Lantmannen Unibake-Unilever Food Solutions

 

Arena Tempi moderni

Ore 14.00-14.30

Masterclass

La Marzocco Leva: un diverso modo di estrazione del caffè

a cura di Gianni Tratzi

by La Marzocco

 

Arena Anni ruggenti

Ore 14.30-17.30

Top event

Lady Amarena – Finale Italia

By Fabbri 1905

 

Arena Vittoriani

Ore 14.30-15.00

Baritalia bootcamp

Diplomatico Rum e la materia prima venezuelana

a cura di Walter Gosso

by Diplomatico

 

Stargate Atlantis

Ore 14.30-15.00

Masterclass

Foodness vince la guerra contro gli zuccheri

a cura di Sabrina Negrini

by Olibar

 

Arena Tempi Moderni

Ore 15.00-18.00

Top event

Coffee Relay: la sfida a squadre tra baristi

Parte II: brewing e mixology

by Bargiornale

 

Arena Vittoriani

Ore 15.00-15.30

Masterclass

Il mondo del rum

a cura di Leonardo Pinto

by Bargiornale

 

Stargate Universe

Ore 15.00-15.30

Masterclass

Un capolavoro di panino, pane per tutti i gusti. L’artista del panino 2019

a cura di Fabrizio Rivaroli

by Vandemoortele Italia

 

Arena Vittoriani

Ore 15.30-16.00

Baritalia bootcamp

Pre batch and perfect service

a cura di Paolo Sanna

by Gancia

 

Stargate Atlantis

Ore 15.30-16.00

Masterclass

Rcr e il suo cristallo ecologico: il piacere di un gesto quotidiano

a cura di Roberto Pierucci e Alice Mechini

by Rcr Cristalleria Italiana

 

Arena Vittoriana

Ore 16.00-16.30

Baritalia bootcamp

Chi non sa stare a tempo, prego andare (La miscelazione stagionale)

a cura di Yuri Gelmini

By Lucano

 

Stargate Universe

Ore 16.00-16.30

Masterclass

I mocktail… bevande a basso numero di ottani

a cura di Enrico Brighenti

by Conserve Italia

 

Arena Antenati

Ore 16.30-19.00

Top event

Baritalia Lab – La sfida

Omaggio a Harry MacElhone

in collaborazione con Campari Academy, Gancia, Mixing Heart Bonaventura Maschio, Molinari, Nardini

 

Arena Vittoriani

Ore 16.30-17.00

Baritalia bootcamp

Il rum nella miscelazione hi-tech

a cura di Mario Farulla

by Zafferano

 

Stargate Atlantis

Ore 16.30-17.00

Masterclass

Le tendenze e le tecnologie nella progettazione del bar

a cura di Giampiero Mariottini e Marco V. Agretti

by Isa

 

Arena Vittoriani

Ore 17.00-17.30

Baritalia bootcamp

Disaronno Sour e i suoi twist

a cura di Christian Olivari

by Illva Saronno

 

Stargate Universe

Ore 17.00-17.30

Masterclass

Gamondi Vermouth di Torino Superiore

a cura di Mirko Meneghello

by Toso

 

Arena Anni ruggenti

Ore 17.30-17.45

Top event

Lady Amarena: la finale italiana

La premiazione

by Fabbri 1905

 

Arena Vittoriani

Ore 17.30-18.00

Baritalia bootcamp

La tecnica “Build”

a cura di Adriano Costigliola

by Martini

 

Stargate Atlantis

Ore 17.30-18.00

Masterclass

Alamea Project e Casoni Premium

a cura di Elis Carriero

by Casoni

 

Arena Vittoriani

Ore 18.00-18.30

Baritalia bootcamp

La miscelazione futurista secondo Cantine Pellegrino

a cura di Gianluca Di Giorgio

by Cantine Pellegrino

 

Stargate Universe

Ore 18.00-18.30

Masterclass

L’arte della distillazione del gin

a cura di Stefano Cicalese

by Peter in Florence

 

Arena Antenati

Ore 18.30-19.00

Top event

Coffee Relay: la sfida a squadre tra baristi

La premiazione

by Bargiornale

 

Stargate Atlantis

Ore 18.30-19.00

Masterclass

African mixology: la miscelazione sudafricana secondo il Mootee Bar di Johannesburg

a cura di Denzel Heath

by Bargiornale

 

Stargate Universe

Ore 18.30-19.30

Open bar: signature drink in omaggio

In collaborazione con le aziende partner di Baritalia Lab

 

Arena Vittoriani

Ore 18.30-19.00

Baritalia bootcamp

Cuccuma’s cold brew coffee & mixologist

a cura di Sette Piterà

by Kimbo

 

Arena Tempi moderni

Ore 19.00-19.15

Top event

Baritalia Lab – La sfida

La proclamazione dei finalisti

by Bargiornale

 

Martedì 25 settembre 2018

 

Arena Antenati

Ore 10.15-11.00

Masterclass

La storia della bar culture in Asia, nuova frontiera della miscelazione

a cura di Lee Watson

by Bargiornale

 

Arena Vittoriani

Ore 10.30-13.00

Top event

Scatena l’aperitivo con Rustica San Carlo

La finale

by San Carlo

 

Arena Antenati

Ore 11.00-13.30

Top event

Baritalia Lab. La finale (parte I)

Donn Beach, Frank Meier, Constantino Ribalaigua Vert, Harry Johnson, Jerry Thomas

by Bargiornale

 

Arena Tempi Moderni

Ore 11.00-13.00

Top event

Campionato Italiano Latte Art 2019

Tappa di selezione (parte I)

by Sca Italy

 

Stargate Atlantis

Ore 11.00-11.30

Masterclass

La scena italiana del caffè dopo l’avvento di Starbucks. Commentiamo insieme l’evento mediatico dell’anno

a cura di Francesco Sanapo

by Ditta Artigianale

 

Stargate Universe

Ore 11.30-12.00

Masterclass

Digitalizza il contante con Axerve

a cura di Alessio Damonti

by Axerve

 

Stargate Atlantis

Ore 12.00-12.30

Masterclass

La timeline della liquoristica

a cura di Salvatore Longo

by Molinari

 

Stargate Universe

Ore 12.30-13.00

Masterclass

Fritture semplici e veloci per uno snacking gustoso

a cura di Francesco Bertuzzi

by Vandemoortele Italia – Margarine Culinary Olis&Fats

 

Arena Vittoriani

Ore 12.45-13.00

Top event

Flair show

a cura di Bruno Vanzan

by San Carlo

 

Arena Vittoriani

Ore 13.00-13.15

Top event

Scatena l’aperitivo con Rustica San Carlo

Premiazione dei vincitori

by San Carlo

 

Stargate Atlantis

Ore 13.00-13.30

Masterclass

Select, il grande ritorno dell’originale bitter veneziano

a cura di Giuseppe Gallo e Matteo Bonoli

by Montenegro

 

Stargate Universe

Ore 13.30-14.00

Masterclass

Tradizione e innovazione nello street food

a cura di Salvatore Varriale

by Rispo Alimenti Surgelati

 

Arena Antenati

Ore 14.00-14.30

Masterclass

L’alcol come medicina. Una ricerca storica tra ingredienti e preparazioni officinali

a cura di Amber Bruce

by Bargiornale

 

Arena Tempi Moderni

Ore 14.00-16.00

Top event

Campionato italiano Latte Art 2019

Tappa di selezione (parte II)

by Sca Italy

Stargate Atlantis

Ore 14.00-14.30

Masterclass

Componenti di base dei cocktail: parallelismi culinari

a cura di Elenora De Santis

by Mixing Heart Bonaventura Maschio

 

Arena Anni ruggenti

Ore 14.30-17.30

Top event

Lady Amarena – Finale internazionale

by Fabbri 1905

 

Stargate Universe

Ore 14.30-15.00

Masterclass

The Sister’s Gin: il cold compound gin dall’anima floreale

a cura di Sara Menin e Max Morandi

by The Sister’s Lab

 

Arena Antenati

Ore 15.00-17.00

Top event

Baritalia Lab – La Finale

Omaggio a David Augustus Embury, William Schmidt, Harry MacElhone, Harry Craddock

by Bargiornale

 

Stargate  Atlantis

Ore 15.00-15.30

Masterclass

The American bar at Savoy Hotel London – Classic innovation

a cura di Pippa Guy e Stefano Filardi

by Diplomàtico

 

Stargate Universe

Ore 15.30-16.00

Masterclass

The Plant Nation Championship

a cura di Yuri Gelmini

by Lucano

 

Stargate  Atlantis

Ore 16.00-16.30

Masterclass

Cocktail invecchiati con la tecnica sous vide

a cura di Gianluca Di Giorgio

by Cantine Pellegrino

 

Arena Tempi Moderni

Ore 16.00-16.30

Masterclass

La pulizia, il segreto di un espresso di successo

a cura di Andrea Antonelli

by PuliCAFF

 

Stargate Universe

Ore 16.30-17.00

Masterclass

Tea Inspired e non solo. Conoscere il tè

a cura di Charles Flamminio

by Natfood

 

Arena Antenati

Ore 17.00-17.30

Top event

Baritalia Lab – La Finale

Le premiazioni

by Bargiornale

 

Arena Anni Ruggenti

Ore 17.45

Top event

Lady Amarena – Finale internazionale

La premiazione

by Fabbri 1905

 

Arena Antenati

Ore 18.00-18.45

Masterclass

Bartending blasfemo: il surfer australiano che ha fatto la rivoluzione nella miscelazione con l’Operation Dagger di Singapore

a cura di Luke Whearty

by Bargiornale

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Tappa a Roma per Cockt-Ail, il contest della solidarietà

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Cockt-Ail

Riparte il tour attraverso l’Italia di Cockt-Ail, il contest benefico dove bartender e barlady si sfidano a colpi di cocktail per raccogliere fondi per Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma.

Dopo le prime due gare andate in scena prima dell’estate a Riccione e a Benevento, il concorso fa ora tappa a Roma, presso il Crowne Plaza Rome – St. Peter’s (Via Aurelia Antica), dove domenica 16 settembre (ore 17), saranno 20 i competitor che si affronteranno per aggiudicarsi la vittoria che vale l’accesso diretto alla finalissima.

Frutto di un’operazione congiunta tra Ail, Aibes e Fabbri 1905, main sponsor dell’iniziativa, per questa sua quarta edizione il concorso prevede per ogni tappa una diversa tipologia di cocktail, che dovrà essere comunque sempre una creazione originale con un volume alcolico non superiore al 21%: per questa terza tappa il drink da creare è un fancy. Drink che i concorrenti dovranno preparare e presentare alla giuria, riproducendolo in tre esemplari uguali in un tempo complessivo di 7 minuti (5 per il drink e 2 due per il setup della postazione).

Dopo Roma, la gara proseguirà con altri due appuntamenti, in programma a Rimini il 2 ottobre, dove la sfida consisterà nella creazione di un pre-dinner, e a La Maddalena il 7 ottobre, dove invece si dovrà preparare un pre-dinner abbinato a uno stuzzichino, per concludersi con la finalissima, che si svolgerà a Stresa in occasione della finale nazionale Aibes.

A gareggiare in finale saranno in totale 8 concorrenti, i cinque vincitori di tappa, più tre ripescati, che saranno scelti con una nuova selezione che terrà conto di gusto, creatività e presentazione di tutte le ricette presentate in gara.

Tornando all’appuntamento romano, a presentare la gara sarà Giuditta Arecco, voce di Rds, e come di consueto prenderanno parte alla serata altri artisti della miscelazione in veste di special guestbartender, nello specifico la barlady Cinzia Ferro, prima Lady Amarena Fabbri, e il bartender Antonio Raia, brand ambassador Amaro Silano, che realizzeranno dei loro drink che, insieme alle ricette dei concorrenti, saranno proposti al pubblico per sostenere la raccolta fondi per Ail.

Inviate le vostre ricette

Ricordiamo che per partecipare alle prossime tappe del concorso occorre inviare la propria ricetta all’indirizzo email angeloborrillo59@gmail.com (la stessa mail anche per avere ulteriori info) entro 5 giorni prima della data stessa della gara, indicando anche nome del cocktail, dati del concorrente (indirizzo, posto di lavoro, recapiti), ingredienti (con le dosi in cl), attrezzatura utilizzata, tipo di bicchiere o altro, decorazione. La ricetta, fatta sulla base del tema di gara, può contenere massimo 7 ingredienti, dei quali almeno uno deve essere un prodotto delle aziende sostenitrici (per l’elenco completo consultare e la pagina Facebook di Cockt-Ail, dove verrà è disponibile anche il regolamento); è consentito anche l’utilizzo di un solo ingrediente home made.

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Assobibite: solo bottiglie in plastica riciclabile entro il 2025

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Bottiglie in plastica

Imballaggi in plastica più sostenibili entro il 2025. È l’impegno di Assobibite, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono bevande analcoliche, che ha annunciato che entro quella data le imprese che aderiscono all’associzione utilizzeranno per i loro prodotti solo bottiglie in plastica  in materiale riciclabile, bottiglie in Pet con almeno il 25% di materia prima riciclata, raffornando ulteriormente l’efficienza della raccolta dei contenitori usati. Un importante programma per la riduzione dell’impronta ambientale dell’industria delle bevande, programma in linea con le indicazioni di Unesda, l’associazione europea di categoria.

Andando più nello specifico, l‘intenzione di Assobibite è rendere bottiglie, etichette e tappi in plastica riclicabili al 100% e di avere bottiglie in Pet con un contenuto di plastica riciclata pari al 25% entro il 2025. A questo si aggiungeranno gli sforzi per potenziare la raccolta dei contenitori in plastica immessi in consumo, rafforzando la collaborazione con le realtà attive nella raccolta dei rifiuti da imballaggi e, infine, quello per favorire il riutilizzo degli stessi imballi.

Insomma, un’azione ad ampio raggio che prosegue un cammino virtuoso già intrapreso dai nostri produttori, già molto attivi, ad esempio, sul fronte della riduzione della quantità di materie prime utilizzate, così come nell’incremento dell’impiego di materiali riciclati nella produzione dei contenitori e nello sforzo per eliminare le barrire tecniche per favorire la riciclabilità dei prodotti.

L’iniziativa di Unesca, raccolta nel nostro paese da Assobibite, si inserisce all’interno di alcuni obiettivi dell’Unione europea, come la Strategia europea per la plastica nell’economia circolare, che invita le associazioni di settore a presentare impegni volontari che promuovano l’utilizzo delle plastiche riciclate, e la proposta della Direttiva sulla riduzione dell’impatto ambientale di alcuni prodotti di plastica, che punta a incrementare i tassi di raccolta, a migliorare la qualità del materiale raccolto e il successivo riciclaggio, in particolare proprio per quanto riguarda le bottiglie per le bevande.

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Pizza subito pronta con le basi fresche di Quelli della Pizza

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Base Pizza Gold

Buona, nutriente e completa, la pizza è l’alimento in cima alle classifiche di gradimento degli italiani, di ogni età. Ma non solo, perché anche i tanti visitatori che giungono nel nostro paese da ogni angolo del mondo non riescono a resistere al suo fascino. Perché allora non inserirla nel menu del bar? Una simile strategia aiuterebbe ad ampliare l’offerta pranzo con un prodotto molto amato dai consumatori, contribuendo inoltre a migliorare gli incassi. A patto, però, di puntare sulla massima qualità.

A dare una mano in questo senso ai gestori provvedono Quelli della Pizza, che da circa 10 anni produce e commercializza basi pizza artigianali, fresche e pronte all’uso. Soluzioni pensate per consentire a ogni locale di preparare, in modo facile, veloce ed economico, pizze di alta qualità, senza bisogno di particolari attrezzature, eccetto ovviamente un forno, e di pizzaioli o personale specializzato.

La Base Pizza Prime con Lievito Madre

Già lievitate e spianate, le basi sono frutto di una lavorazione artigianale, interamente made in Italy che utilizza solo materie prime selezionate e di prima qualità. L’impasto, rigorosamente steso a mano, è infatti preparato con farine integrali rimacinate a pietra non ricostituite, farine di tipo 0 e 1 e grani antichi non ogm, e con una lunga lievitazione, che va dalle 24 alle 48 ore, per la quale si utilizza lievito naturale o lievito madre di produzione della stessa azienda, che garantisce grande leggerezza al prodotto finale. A elevare la qualità delle basi è poi la loro freschezza, salvaguardata dal confezionamento in atmosfera modificata, che permette di conservarle in frigo per un periodo dai 35 ai 45 giorni.

Altro must della produzione dell’azienda è l’ampia gamma di tipologie di impasto disponibili per accontentare ogni gusto e stile alimentare. Gamma che comprende basi pizza tradizionali, con una scelta di ben 11 diverse varietà, tra le quali, ad esempio, la Base Pizza Prime con Lievito Madre, che tra l’altro prevede l’uso nell’impasto di acqua di mare microfiltrata e purificata per garantire un apporto aggiuntivo di sali minerali, o la Base Pinsa Romana, la Base Pizza in Pala, di basi pizza in teglia, anche in questo caso con un’offerta molto differenziata, e la linea di basi senza glutine, con 4 differenti proposte, tra le quali la Senza Glutine Vegana, adatta davvero a tutti.

Comune a tutte è la facilità e la rapidità con la quale permettono di preparare una pizza sul momento: basta semplicemente farcire la base nel modo richiesto dal cliente e lasciare cuocere in un forno per qualche minuto (dai 3 ai 5).

Base pizza pinsa
La Base Pinsa Romana

Altrettanto comodo per il bar è la modalità di presa dell’ordine. Si fa tutto online, attraverso il sito dell’azienda o tramite l’apposita app disponibile per qualsiasi dispositivo mobile, smartphone o tablet (iOS e Android), in modo da consentire al gestore di effettuare l’operazione, con pochi e semplici clic, in qualsiasi momento della giornata. A questo si aggiunge un puntuale servizio di consegna, effettuato con corriere specializzato nel trasporto refrigerato che provvede a recapitare le ordinazioni in tutto il territorio italiano, comprese le isole, in tempi brevi.

La gamma dei servizi, infine, comprende anche la possibilità di provare i prodotti. Anche in questo caso con una procedura facile e veloce, semplicemente ordinando tramite app o sito gli appositi kit di degustazione.

L'articolo Pizza subito pronta con le basi fresche di Quelli della Pizza è un contenuto originale di bargiornale.

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