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La mixology protagonista del calendario artistico di Mazzetti d’Altavilla

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calendario Mazzetti

È la miscelazione “made in Piemonte” il tema scelto per l’edizione 2018-2019 del calendario artistico di Mazzetti d’Altavilla. Protagonisti del nuovo calendario sono, infatti, 12 originali drink, uno per ogni mese, realizzati da altrettanti bartender di 12 diversi locali, utilizzando grappe, acquaviti di vino, brandy e liquori prodotti dalla storica distilleria piemontese.

L’opera vuole anche sottolineare il nuovo legame tra la tradizione di questi distillati e le nuove tendenze, nello specifico la miscelazione, realtà sulla quale la casa del Monferrato sta puntando molto negli ultimi anni, per sperimentare e mostrare la versatilità della sua ricca produzione. L’almanacco offre insomma un saggio delle potenzialità dei prodotti, ma anche del diverso stile dei bartender che hanno partecipato al progetto, snodandosi attraverso un itinerario che tocca dodici lounge bar, hotel e ristoranti di pregio di tutte le province e gli angoli del Piemonte.

Altra peculiarità del calendario Mazzetti è di seguire la stagione della distillazione, iniziando dunque con l’avvio degli alambicchi, a ottobre, per concludersi poi agli inizi dell’autunno 2019 (settembre) alla vigilia di una nuova annata di distillazione.

Per ogni mese si trova la fotografia del cocktail, immortalato dal fotografo Paolo Bernardotti, accompagnata dall’elenco degli ingredienti e da quella del suo autore e da una sequenza di scatti che ne riprendono la preparazione, immagini tutte realizzate all’interno dei locali dove i drink sono stati studiti e preparati.

Si comincia dunque da ottobre, con Fog in the morning (Grappa Muscatel, Vermouth Dopo Teatro Cocchi, infuso al caffè, Dry Coraçao Pierre Ferrand, bitter al cioccolato, velluto di lamponi, affumicatura di legno di quercia) di Stefano Armiento del KioskoStiss di Viverone (Biella), per continuare con novembre con Grappa Tonic (Grappa Incontro, sciroppo d’acero, Barbera Chinato, tonica al caffè) di Samuel Donniacuo dell’Edit di Torino, mentre a dicembre troviamo Giostra nel bosco (Spirito di Natura Fragolina, vermouth “Fertuna” Etrusco Nero, Cedrata Tassoni, Bitter Contratto, Chocolate Bitters The Bitter Truth) di Stefano Zanetta dell’Hotel Ristorante Vittoria di Santhià (Vercelli).

Il 2019 si apre con Mazzetti di Camomilla (Spirito di Camomilla, pepe nero, estratto di mela verde, succo di pompelmo rosa, albume d’uovo pastorizzato) di Nicolò Raviglione del Ristorante e Lounge bar La Lira di Biella, proseguendo a febbraio con Amarcord (Grappa di Ruche 7.0, Amaretto, Grand Marnier, sciroppo di zucchero, burro, vaniglia, biscotto tipologia Petit) di Nicola Mancinone de Il Confessionale per Terrazza Alta Langa di Mosca (Asti), e a marzo con Piemon-Tai-S (Grappa 3.0 Altogrado, Vermouth alle caldarroste Frangelico, orzata di nocciole, cordiale alla santoreggia, spremuta d’arancia, bitter al cioccolato) di Mirko Turconi del Piano 35 di Torino.

Protagonista della pagina di aprile è El Cafetero (Graspanera, Vermouth alla Tradizione di Torino, bitter all’arancia, seltz) di Leandro Cedeno del Galì Food & Drink di Cuneo, mentre di quella di maggio è Koela 2.0 (Acquavite di Vino Arzente Zero Anni, Mangofruit exotic, Bitter Campari, lime, prosecco) di Camila Paim Spriano del Koela Cafè di Alessandria, e di giugno è Bambumi (Grappa di moscato invecchiata, St Germain, Vermouth Martini Extra Dry, Sherry fino Tio Pepe, oli essenziali di limone) di Marco Riccetti dell’Inside Restaurant & Cocktail Bar di Torino.

A luglio troviamo La contadina (Grappa di Arneis, confettura di pere, zenzero e limone, succo di lime, ginger beer, pepe, basilico) di Maurizio Sironi del Fluid on the road per l’Ago Cafè di Novara), ad agosto Bitter is better (Spirito di Amaro, spremuta di pompelmo rosa, Sciroppo spicy mango Monin, albume pastorizzato, Tonica Fever Tree) di Micaela Contini dello Sky Bar Presso Hotel La Palma di Stresa (Verbania), per finire a settembre con Apple Brandy (Special Brandy – Riserva 1984 con 27 anni di invecchiamento, Pommeau de Normandie, bitters alla lavanda) di Luigi Barberis del Caffè dei Mercanti di Acqui Terme (Alessandria).

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